A volte si ha la sensazione di camminare da una vita e nonostante questo la meta è ancora lontana. Capita nello sport allo stesso modo che nella vita. Fermarsi un attimo a guardare indietro è un ottimo sistema per gratificarsi e ricominciare con più energia!
Mi alleno da ottobre e devo dire che già da un po’ accuso la pesantezza dei ritmi, il passaggio da 0 a 4 allenamenti a settimana si fa sentire. Il tempo dedicato alla preparazione riempie sempre degli spazi tra il lavoro, i figli, la spesa, i lavori domestici. E nelle mie giornate sembra scomparso (ma devo ammetterlo in non amarlo particolarmente) il concetto di riposo. Come se non bastasse mi sembro lontanissima dal mio obiettivo in termini di prestazione e ogni tanto quando sono in vasca mi sento come quelle tartarughine che avevano i miei figli da piccoli che ruotano le zampette fortissimo ma fanno pochi centimetri.
Ho pensato allora di fare un piccolo bilancio e di guardare il mio allenamento nel complesso. Eh sì… perché tutto questo è possibile non solo perché sono cocciuta più di un mulo e perché ho perso la testa per questo matto sport, è soprattutto possibile perché ho un allenatore vero (Gabriele Torcianti) che sta costruendo la mia performance, per quanto modesta. E lo fa, oltretutto, senza poter sperare che io gli dia soddisfazioni sportive. Gran prova d’amore!
Nell’analizzare le mie tabelle ho scoperto per prima cosa che si è appena conclusa la venticinquesima settimana di allenamento. Ma soprattutto che sono esattamente “nel mezzo del cammin” e quindi ne rimangono altre 25 al mio obiettivo.
Ho scoperto che ho fatto parecchia strada, un centinaio di allenamenti, consumate tante calorie 🙂 e nonostante questo ho dedicato una percentuale piccolissima del mio tempo al triathlon. Quindi c’è ancora tanto margine per migliorare, lavorare, sognare!
Gli atleti veri sono pregati di non guardare neanche i numeri che seguono, ne riderebbero a crepapelle, tutti quelli che credono invece che lo sport non faccia per loro, diano un’occhiata e scopriranno che bastano poche settimane per iniziare a fare abitualmente cose che sembravo impossibili fino a poco tempo prima.
“Il miglior riconoscimento per la fatica fatta, non è ciò che se ne ricava ma ciò che si diventa grazie ad essa”
Complimenti per tutto: il blog, quello che scrivi e la passione che ci metti. Anch’io dopo qualche mezza maratona alle spalle ho deciso di fare la prima gara di triathlon. Grazie 🙂 Ti leggerò spesso.
Ciao Ciro!
Grazie delle tue belle parole. In bocca al lupo per la tua preparazione, un po’ ti invidio pensando che per te la corsa non sia un problema. Fammi sapere anche tu come va, ci faremo coraggio a vicenda! 🙂