46percento

Il mio bicchiere mezzo pieno

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter
  • I miei perché
  • Io mi muovo
  • Invalida a chi
  • Essere mamma
  • Dico di me
  • Grazie

-9: non esiste buono o cattivo tempo…

24 Settembre 2015 By Giovanna Rossi 2 commenti

Mi sono allenata con 40 gradi e con la pioggia battente. D’inverno con il freddo che ti paralizza le mani e in pausa pranzo d’estate quando solo uscire di casa era un’impresa.

 bike_triathlon_46percento_giovanna_rossi

Ma quando sono partita per questo nuovo viaggio il mio zaino non era vuoto. E, tra le esperienze che portavo con me, c’era lo scoutismo, e c’era Baden Powell, il mio primo coach.

“Non esiste buono o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento”

Chissà se ci sarà il sole a Riccione sabato o se pioverà e tirerà vento. Chissà come sarà il mare… Non posso saperlo con certezza e non può essere questo a cambiare le cose dentro di me. Forse cambierà il tipo di gara che sarò in grado di fare, ma non cambierà il mio obiettivo. In questi mesi ho equipaggiato la mia mente e il mio corpo per affrontare ciò che mi aspetta. E se fosse stato semplice, si sarebbe chiamato calcio…

Condividi:
  • Share via Google
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Pinterest
  • Share via LinkedIn
  • Share via StumbleUpon

Archiviato in:140.6 (il mio triathlon)

Commenti

  1. Sara dice

    24 Settembre 2015 alle 8:15

    Sto seguendo la tua avventura e facendo il tifo per te da quando ho iniziato a leggere il tuo blog (forse anche da prima), tuttavia sinceramente non capisco questa avversione per il calcio. Forse chi gioca a calcio è meno atleta di chi porta a termine una maratona? E parlo di quelli superpagati contro i quali ci si scaglia continuamente, ma anche di quelli che con tanta fatica si allenano nei campetti di provincia, di quelli che fanno tornei regionali e che nessuno conosce. Per mantenere alte le prestazioni si devono allenare sempre, con pioggia o con sole, anche loro hanno giornate complicate e mentalmente devono imparare a sopportare la “paura di tirare un calcio di rigore” (cit. De Gregori). Io seguo tantissimi sport, anche quelli che mai mi verrebbe in mente di praticare perché non mi piacciono, ma sinceramente mi sembra che un po’ tutti vivano una sorta di senso di inferiorità rispetto ad uno sport che forse è semplicemente più facile da seguire (bada bene non ho scritto, da praticare).

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      24 Settembre 2015 alle 18:49

      Ciao Sara!
      Personalmente non amo il calcio semplicemente per quello che rappresenta in Italia. Mi sembra che troppo spesso rappresenti il peggio di noi, quella parte di Italia furba e appariscente che non amo. Non mi addentro in questioni tecniche o atletiche. Ci sono sport più tecnici di altri, mi par di capire, ma ogni sport se praticato con costanza richiede sacrifici e rinunce. Dedizione e impegno. Ci mancherebbe! Hai ragione, non bisogna generalizzare. La frase finale dell’articolo, però, è semplicemente una frase ironica da t-shirt… Quella concedimela! 🙂

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Mi chiamo Giovanna.
Fino a qualche anno fa non sapevo cosa fosse il triathlon e trattavo lo sport con la diffidenza di chi è abituato ad usare solo il cervello. Ho cambiato idea grazie ad un intervento che mi ha costretto a ricominciare da zero per non finire sulla sedia a rotelle.
Oggi sostengo che le difficoltà possono essere meravigliosi trampolini di lancio e che lo sport mi ha cambiato la vita insegnandomi cose che nei libri non avevo trovato.
Lo racconto qui.

Articoli recenti

  • Dove eravamo rimasti? Lo sport, la famiglia, le solite cose… 6 Gennaio 2023
  • Cosa significa “gender fluid” per una boomer come me! 31 Marzo 2022
  • Il talento è un alibi perfetto 16 Settembre 2021
  • I supereroi non esistono (dedicato a Carlotta ed Alex) 18 Ottobre 2020
  • Di quando ho deciso di portare il mio cane in canile 29 Luglio 2020

Categorie

  • 10 righe (19)
  • 140.6 (il mio triathlon) (29)
  • 2+1 (essere mamma) (28)
  • 54percento (invalida a chi?) (12)
  • da 0 a … (il viaggio della vita) (17)
  • letto27 (diario clinico) (8)

Commenti recenti

  • EffeEnne su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.
  • eleonora su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.
  • Giovanna Rossi su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.
  • EffeEnne su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.
  • Giulia su Di quando ho deciso di portare il mio cane in canile

Calendario articoli

Settembre 2015
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930  
« Ago   Ott »

logo-black-studio-orizz-sfumato

 

 

GRAZIE A…

00_LOGO_GABRIELE_TORCIANTI def 2017-2

 

 

 

Copyright © 2023 · 46percento
Privacy Policy