All’inizio c’era il sogno, la sfida. Poi abbiamo scelto una data: Sprint di Riccione, 3 ottobre. E il sogno è diventato un obiettivo.
Tra il sogno e l’obiettivo non c’è solo una data di differenza però. C’è tutto il lavoro necessario giorno dopo giorno per raggiungerlo. Ho imparato in questi mesi la disciplina e la tenacia: ho ripetuto esercizi sempre uguali, ho eseguito allenamenti faticosissimi per me, ho rispettato le mie tabelle con fiducia. L’ho fatto quando non ne avevo voglia, quando avrei preferito fare altro. Ogni giorno. Settimana dopo settimana. Mese dopo mese.
“Non sognarlo, lavora per ottenerlo”
Ho capito che non basta sognare qualcosa, bisogna lavorare per ottenerla. E non arrendersi e non mollare. L’ho imparato grazie al triathlon o forse grazie al triathlon ho il privilegio di raccontarlo. Dovrò ricordarlo se uscirò dall’acqua ultima o qualcosa andrà storto nella frazione di bici a cui tengo tanto… dovrò ricordarlo mentre correrò a fatica verso il traguardo. Lavora giò, lavora. Nuota, pedala e corri!
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