46percento

Il mio bicchiere mezzo pieno

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter
  • I miei perché
  • Io mi muovo
  • Invalida a chi
  • Essere mamma
  • Dico di me
  • Grazie

Un lunedì come gli altri… o forse no!

19 Gennaio 2016 By Giovanna Rossi 6 commenti

Le giornate sono uguali per tutti. Il lunedì è sempre il lunedì. Luoghi comuni. Esatto. Noi… inizio a parlare al plurale, non perché io mi stia montando la testa, ma perché questo è il primo di una serie di post dedicati a Catia, Marina e me e al nostro Prima di tutto… Noi, dicevamo, crediamo che la vita sia per tutti un insieme di vicissitudini differenti e spesso non divertenti. Ciò che cambia è come decidiamo di affrontare quel che la vita ci mette davanti.

12575931_940868049294325_1767756692_n

Detto questo e detto che non c’è un piano editoriale dietro questo blog (BUM! Qui ci rimetto la professione io…) ho pensato fosse giusto raccontarvi il nostro lunedì 18 gennaio. Non vi interessa? Tornate tranquillamente alle vostre faccende, in effetti è un lunedì come gli altri. Se invece volete stare con noi…

Premessa dovuta

Venerdì scorso è stato un giorno speciale, ci siamo sottoposte alla prova da sforzo e al consumo d’ossigeno (Vo2max), e anche se non avevamo avuto il coraggio di confessarcelo, eravamo tutte molto emozionate, in particolare ovviamente Marina, che sta ancora facendo la chemio e poi Catia che dopo anni di agonismo, aveva deciso di appendere il pettorale al chiodo e invece… Ma tutte e tre siamo risultate idonee, quella che per la maggior parte delle persone è una prassi di routine, per noi era una vera e propria linea di demarcazione, che ha segnato un prima e un dopo.

IMG_2909

Il 15 gennaio il nostro cuore ha detto sì, diciamo che l’ha detto al dottore, a noi l’aveva detto già da tempo. Pronti via!

Lunedì 18 gennaio 2016 (110 giorni all’alba)

Giovanna

Figlio ammalato. Giornata iniziata alle 6.20 al suono di “Mamma… vieni…”, piccolo ometto di 9 anni appena compiuti (che erano da festeggiare proprio oggi con gli amichetti) agonizzante per i suoi 38 gradi di febbre nonostante i tre giorni di antibiotico. Cerco al volo tra i file di sopravvivenza per la giornata che cambia prospettiva: piano B. Niente allenamento, niente salto dall’estetista come da programma, solo Alberto, dottoressa, lavoro e urgenze (proprio ieri si è disintegrato il mio Iphone e sono senza cellulare). E tanto training (mentale ‘sto giro) direi, per arrivare a sera!

Foto 14-08-15 14 12 50 (1)

Catia

Inizia la giornata e la settimana in piscina, ma non è lì per lavoro. Per la prima volta da quando il nuoto è tornato tra i suoi programmi è andata a nuotare nella vasca da 50 metri. “Fatica ve… ma tanta, comunque mi sono portata a casa un 2.200” scrive alla sua socia 46percento. Lei forse non sa che 46percento non ha mai fatto più di 1500 metri e che lei è un esempio per mille motivi, ma anche per questo… La settimana di Catia è iniziata così, con il primo allenamento in vasca olimpionica e poi di corsa a lavorare. Quando è entrata in macchina la radio suonava Il giorno di dolore che uno ha di Ligabue.

Quando indietro non si torna
quando l’hai capito che
che la vita non è giusta
come la vorresti te
quando farsi una ragione
vorrà dire vivere

Marina

Anche per Marina è un lunedì come tanti, deve andare a fare la chemio. Lei fa la parrucchiera da sempre, il lunedì è il suo giorno di riposo. Appunto. Domenica ha sentito 46percento che ha Alberto ammalato, si è offerta di andarla ad aiutare dopo la terapia, in fondo è quella leggera adesso. Un’ora, un’ora e mezzo al massimo. Una ogni tre settimane. Sarà come un allenamento. Lo è stato fino ad ora questa malattia. Allenamento: resistenza, fatica, coraggio e piccole grandi vittorie contro i limiti di corpo e mente.

La mattina inizia presto, qualche lavoro in casa, un po’ di yoga per ricentrarsi, poi in ospedale. È un luogo famigliare ormai, un luogo qualunque: la gente litiga per la fila, c’è noia, qualunquismo e la solita assurda altalena tra indifferenza e fratellanza.

12584128_940861985961598_1784326029_n

Attesa. Il suo nome. Il sorriso dell’infermiera. L’ago. Di nuovo attesa. Poi via, a casa. Si torna alla vita. Spesa, pranzo, il sorriso di Antonio, gli scazzi di Marco, i soliti casini. Quelli di tutti.

Il lunedì è sempre lunedì. Buona settimana!

Ps: le foto in ospedale le abbiamo fatte senza permesso. Non ditelo a nessuno. 😉

 

 

Condividi:
  • Share via Google
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Pinterest
  • Share via LinkedIn
  • Share via StumbleUpon

Archiviato in:letto27 (diario clinico)

Commenti

  1. Nadia dice

    19 Gennaio 2016 alle 11:44

    Siete i miei Miti!! Forza Donne siete GRANDI

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      19 Gennaio 2016 alle 13:58

      Grazie! Di cuore.

      Rispondi
  2. Davide dice

    19 Gennaio 2016 alle 13:37

    non servono tante parole per descrivere quello che state affrontando e, soprattutto, come lo state affrontando….

    una sola…

    STRAORDINARIE!!!!!!

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      19 Gennaio 2016 alle 13:57

      Grazie!!! Una semplice parole che ne racchiude tante…

      Rispondi
  3. Claudia dice

    6 Aprile 2016 alle 8:15

    Da piangere e non smettere più

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      7 Aprile 2016 alle 23:30

      Dai non piangere… 🙂 O almeno, solo un po’, poi dobbiamo tornare a sorridere!

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Mi chiamo Giovanna.
Fino a qualche anno fa non sapevo cosa fosse il triathlon e trattavo lo sport con la diffidenza di chi è abituato ad usare solo il cervello. Ho cambiato idea grazie ad un intervento che mi ha costretto a ricominciare da zero per non finire sulla sedia a rotelle.
Oggi sostengo che le difficoltà possono essere meravigliosi trampolini di lancio e che lo sport mi ha cambiato la vita insegnandomi cose che nei libri non avevo trovato.
Lo racconto qui.

Articoli recenti

  • Dove eravamo rimasti? Lo sport, la famiglia, le solite cose… 6 Gennaio 2023
  • Cosa significa “gender fluid” per una boomer come me! 31 Marzo 2022
  • Il talento è un alibi perfetto 16 Settembre 2021
  • I supereroi non esistono (dedicato a Carlotta ed Alex) 18 Ottobre 2020
  • Di quando ho deciso di portare il mio cane in canile 29 Luglio 2020

Categorie

  • 10 righe (19)
  • 140.6 (il mio triathlon) (29)
  • 2+1 (essere mamma) (28)
  • 54percento (invalida a chi?) (12)
  • da 0 a … (il viaggio della vita) (17)
  • letto27 (diario clinico) (8)

Commenti recenti

  • Giovanna Rossi su Cosa significa “gender fluid” per una boomer come me!
  • Catia Belacchi su Cosa significa “gender fluid” per una boomer come me!
  • Miky su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.
  • Giovanna Rossi su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.
  • Miri su Mamma che sei stata mollata, lascia che ti dica una cosa.

Calendario articoli

Gennaio 2016
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
« Dic   Feb »

logo-black-studio-orizz-sfumato

 

 

GRAZIE A…

00_LOGO_GABRIELE_TORCIANTI def 2017-2

 

 

 

Copyright © 2023 · 46percento
Privacy Policy