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Cosa significa “Prima di tutto”?

14 Febbraio 2016 By Giovanna Rossi 9 commenti

Sono ormai settimane che ci alleniamo, mesi che il nostro progetto “Prima di tutto” ha preso forma, raccolto attorno a sé professionisti e amici uniti da una causa comune: sostenere una sfida di vita, lottare insieme contro il cancro!

Ma perché “Prima di tutto”? Cosa significano queste tre parole? Perché sono così importanti per noi? Come possono riunire una donna che lotta contro il tumore, una donna che resiste ad una possibile recidiva e una donna che vive con 2 barre di titanio e 20 viti nella schiena? Ma soprattutto… Come possono accomunare ognuno di noi?

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Abbiamo pensato fosse giusto condividere alcuni pensieri nati ormai mesi fa, quando non sapevamo se davvero tutto questo avrebbe avuto inizio. Questi, in pratica, sono i nostri perché.

#primaditutto 

Ci sono momenti nella vita che arrivano violenti come schiaffi inaspettati. Momenti in cui la tua storia sembra guardarti negli occhi per capire di che stoffa sei fatto. Quando il medico, dopo i consueti esami di routine, ti dice: “Il marker del tumore ovarico è alto, c’è qualcosa che non va”, oppure quando dopo un intervento d’urgenza il professore sentenzia “Abbiamo dovuto togliere la milza, lei ha un linfoma non hodgkin, qui inizia la sua seconda vita”, o ancora quando seduta col pancione alla scrivania di un luminare dell’ortopedia questo ti dice “Signora, partorisca e venga subito ad operarsi. Lei finisce in sedia a rotelle prima dei 50 anni altrimenti”.

Ecco, questi momenti sono come un reset nel tuo flusso di gesti e pensieri, una formattazione momentanea e definitiva della tua esistenza. D’un tratto le incazzature spariscono, i problemi quotidiani si azzerano, i piccoli malesseri scompaiono. In un attimo si è nudi, soli con la propria essenza. Soli con ciò che conta. In quel momento si è nel Prima di tutto, in quel momento in cui si torna alle origini di ciò che vale, di ciò che ci appartiene al di là di ciò che abbiamo.

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#primaditutto

Ciò che viene prima è anche la prevenzione. Questo è il significato meno romantico ma più concreto del nostro progetto. Siamo sognatrici, viviamo di emozioni e speranze, ma siamo anche guerriere. Abbiamo imparato che solo con il sudore, la fatica e l’impegno si ottengono risultati. Ce lo ha insegnato lo sport e la vita e ce lo hanno ribadito a gran voce le nostre disavventure. Ad un certo punto abbiamo dovuto capire quali armi avevamo a nostra disposizione per affrontare al meglio ciò che ci aveva riservato il destino e queste armi sono, oltre alla determinazione, una sana alimentazione e un sano stile di vita. Buon cibo e sport pulito. Sembrano semplici banalità ma non lo sono affatto. Solo grazie all’alimentazione si possono abbattere fino al 90% le probabilità di ammalarsi di tipologie di tumori molto diffuse. Come ci alimentiamo e lo stile di vita che scegliamo sono infinitamente più importanti dei fattori genetici. Ma mangiar bene e fare attività fisica costa fatica, e spesso quindi preferiamo pensare che la prevenzione sia fare esami regolari e numerosi. Ci spiace, ma quella è solo diagnosi precoce, magari ti salva la vita avvertendoti per tempo della malattia, ma il tumore non te lo toglie. Il cibo e lo sport invece sì. Di questo vogliamo parlare.

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#primaditutto

Viviamo una vita piena di desideri, eventi, impegni, di bisogni più o meno reali. Poi, dicevamo, capita qualcosa che ci costringe a chiederci: “Cosa vale davvero? Cosa viene Prima di tutto? L’amore, l’amicizia, la famiglia, la carriera, i figli, la lealtà, la casa… la salute.

Ecco, ci piacerebbe che questa impresa fosse l’occasione per riflettere su cosa conta davvero, cosa rimane di noi al di là delle nostre malattie, dei nostri deficit, di ciò che non abbiamo più, di ciò che potrebbe venire a mancare presto. Cosa viene Prima di tutto? Pensiamo che chiederselo sia una via di fuga dal male che rimane lì in agguato, un esorcismo, un mantra, un anatema. Perché abbiamo imparato che ciò che conta non sono i capelli, un corpo senza cicatrici, il lavoro dei sogni, correre ai 5.30 una maratona… In un attimo abbiamo azzerato i desideri. Ne abbiamo tenuto solo uno, vivere. Da lì siamo ripartite e li abbiamo riconquistati uno ad uno. Giorno dopo giorno, con forza e infinita fatica. Da zero alla nostra staffetta, una strada lunga e in salita. Da zero alla vita, le nostre storie la nostra sfida.

#primaditutto

E per voi? Cosa viene Prima di tutto?

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Commenti

  1. Sebastiano dice

    16 Febbraio 2016 alle 8:38

    Non vi conosco di persona ma tifo per voi. Di cuore! Forza

    Rispondi
  2. Camillo dice

    16 Febbraio 2016 alle 12:00

    Grande…
    Bello scoprire questo blog!
    Capisco perfettamente. Mi sono giocato un “jolly” in moto qualche anno fa, un bel chiodo di 35 cm in una gamba e tanta voglia di vivere e capire al meglio tutti #primaditutto e di correre avanti!

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      16 Febbraio 2016 alle 23:38

      Grazie Camillo!
      Credo che questi tipi di jolly, grandi o piccoli che siano, capitino a tutti. Sta a noi farli diventare delle carte vincenti però!
      Un abbraccio!

      Rispondi
  3. paolo dice

    25 Febbraio 2016 alle 17:15

    prima di tutto un gran bel numero…46…Valentino the doctor…e 46gli anni che faccio quest’anno…
    p.s …prima di tutto ho letto perchè non volevi far calcio a tuo figlio.CONDIVIDO TUTTO AL100%…sono 3 anni che ho tenuto botta col mio piccolo Emil…se verrai al triathlon di Cesenatico tiferemo per te!!!!GO GO GO GO,!!!!

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      25 Febbraio 2016 alle 19:33

      Grazie Paolo!!! 🙂

      Rispondi
  4. Sonia dice

    29 Febbraio 2016 alle 23:50

    Assolutamente Sì!

    …a Voi e al vostro “PrimaDiTutto” .
    Sono con voi al 100%

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      4 Marzo 2016 alle 10:27

      GRAZIE SONIA!

      Rispondi
  5. Roberta dice

    9 Marzo 2016 alle 0:59

    Bello leggervi , anche io ho vinto da non molto il numero 46 con due carcinomi, lo so mi dicono tutti che potevo fare anche con meno ma da grande tifosa di Vale lo volevo a tutti i costi ☺️, battute a parte leggere le vostre esperienze e parole e’ come guardarmi allo specchio, risentire gli spesso pensieri, anche se ancora io faccio fatica ad affrontare certe situazioni, sopratutto ritornare a “muovermi”. Ma non mollo. Ho avuto la fortuna di conoscere il “mese di agosto” 😀 per i calendari del MIRE2016, una forza della natura! Io sono Roberta di CuraRe Onlus, sarebbe bello in futuro fare qualcosa insieme! Per ora vi mando un grande in bocca al lupo per questo bellissimo obiettivo. quest’anno restero’ a guardare, ma l’anno prossimo chissà 😊 brave

    Rispondi
    • Giovanna Rossi dice

      10 Marzo 2016 alle 0:14

      Rimani con noi Roberta e vedrai che qualcosa nascerà. Grazie di questo commento e della tua condivisione. Il “mese di agosto” è una forza della natura, sì, ed è il vero motore di Prima di tutto. Tu tifi per noi, noi tifiamo per te! 🙂

      Rispondi

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Mi chiamo Giovanna.
Fino a qualche anno fa non sapevo cosa fosse il triathlon e trattavo lo sport con la diffidenza di chi è abituato ad usare solo il cervello. Ho cambiato idea grazie ad un intervento che mi ha costretto a ricominciare da zero per non finire sulla sedia a rotelle.
Oggi sostengo che le difficoltà possono essere meravigliosi trampolini di lancio e che lo sport mi ha cambiato la vita insegnandomi cose che nei libri non avevo trovato.
Lo racconto qui.

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