Così è nato #primaditutto. Da un’idea semplice. Sono sempre stata affascinata dalla forza delle idee. Dalla loro capacità di trasformare la vita delle persone. Le idee sono scintille e non sarebbero nulla se non incontrassero qualcosa da ardere. Persone che raccolgono quel fuoco e lo tengono vivo.
Prima di tutto un’idea semplice. Ad un anno dal mio ingresso da invalida nel mondo dello sport con 46percento, la voglia di fare qualcosa per Marina, che mentre mi allenavo iniziava la sua lotta con la malattia, il cancro. Poi, chi ci segue lo sa, l’arrivo di Catia e il completamento della nostra piccola grande squadra. La nostra staffetta per la vita.
Avevamo un obiettivo, tagliare il traguardo del Challenge di Rimini (1.900 metri di nuoto, 92 chilometri di bici, 21 di corsa). L’obiettivo era di farlo nonostante le nostre condizioni di salute precarie. Per dare un segnale di speranza, per dire al mondo che di tumore si deve parlare, che con il tumore si può vivere. Coraggiosamente.
Volevamo raccogliere fondi anche, da donare alle due associazioni che hanno aiutato Marina e Catia, il Grade di Reggio Emilia e la Loto di Bologna. Lo abbiamo fatto. Presto, durante un momento ufficiale, consegneremo alle due associazioni tutto quello che abbiamo raccolto e che è il frutto delle donazioni spontanee, di chi ha partecipato con noi alla gara, di chi ha comprato la maglietta, ma soprattutto dei professionisti e delle aziende che hanno donato il loro lavoro. Nulla è stato acquistato per arrivare alla gara. Tutto è stato frutto esclusivamente di donazioni o autofinanziamento. Ogni singolo euro sarà utile ai pazienti.
All’inizio non avevo idea di quello che sarebbe successo. Ricordo che un giorno, mentre raccontavamo la nostra idea ad Alessia, venuta a conoscerci insieme a Matteo, un fotografo presentatoci da amici, lei disse qualcosa tipo: “Voi lo sapete vero che la gara di Rimini sarà solo l’inizio?”
Io non feci troppo caso a quelle parole, pensai distrattamente “Vedremo… “, in quel momento ero concentrata a trovare qualcuno disposto a farci le prime foto, che lo facesse gratis, perché eravamo tre amiche armate solo di un’idea. Bene… Quel giorno non solo abbiamo trovato un fotografo esperto (Matteo) e una bravissima grafica (Alessia appunto) ma è iniziato un viaggio, che ora so che non si fermerà tanto presto, e che proprio ieri ha fatto di nuovo tappa in quello studio.
I viaggi, quelli più belli, sono fatti di incontri, di strade condivise, di saluti e di arrivederci. Quando si viaggia si è sempre soli. Come quando ci si allena. Come quando si affronta la malattia. Ma si incontrano anime e sorrisi, mani e abbracci.
L’8 maggio, Alessia aveva ragione, non si è concluso un viaggio. Il viaggio di #primaditutto continua. Ma il cammino che ci ha portato a Rimini è stato un momento fondamentale e indimenticabile, è stato l’inizio, è stata l’alba di un’avventura, che ha fatto germogliare una nuova idea. Ed è stato un cammino così fertile grazie alle mie stupende compagne di viaggio, Catia e Marina, che hanno portato in questa idea la loro storia, la loro fatica, il loro sorriso.
Questo nuovo progetto, che vedrete presto prendere forma racchiude in sé l’essenza di #primaditutto (speranza, malattia, coraggio, sport) unita al mio ancestrale bisogno di aiutare gli altri. Cambieranno alcuni compagni di viaggio, perché la bellezza della strada è proprio questa, che ti chiama ad inseguire la tua vita, e la vita di ognuno è speciale ed inafferrabile. Ci saranno volti già visti e volti inaspettati, ci saranno nuove sfide e storie conosciute. Soprattutto ci sarà sempre lo spirito di Catia e Marina, gli sguardi di intesa, i nostri sorrisi, le lacrime commosse dei nostri racconti.
L’8 maggio, in un abbraccio che rimarrà per sempre nel mio cuore, si è compiuta una magia. E questa magia era l’alchimia di 3 storie che si sono incontrate, mischiate, che hanno sofferto e sorriso insieme. Potrei dire mille cose, più di mille. Ma ne scelgo una, perché so che ogni persona che ci ha seguito può arricchirla con il suo perché.
GRAZIE! Grazie Catia e grazie Marina, per aver percorso questo pezzo di strada con me, sento che ogni volta che ci incontreremo saremo sempre noi, anche solo per un attimo, per un momento di commozione o per un fragoroso sorriso.
#primaditutto si trasforma per diventare un luogo di passaggio, i luoghi più belli, dove ci si incontra e ci si saluta. Si parla, si suda, si vive. Un luogo per chiunque voglia scommettere sulla vita. Per la vita. Insieme.
Lascia un commento