Sono stata mollata anche io, ormai un bel po’ di tempo fa. Mio figlio aveva 4 mesi e mia figlia 2 anni appena compiuti. Una bella botta. Anche se è passato del tempo. Perché il tempo poco importa, importa il coraggio e la forza di andare avanti e a volte importano i consigli di chi ci è passato. Contano gli abbracci e gli occhi dei tuoi figli. E poi conti tu, mamma e donna, conti sopra ogni altra cosa. Questa è la prima cosa che vorrei dirti.
Ieri sera alla festa di Natale di mio figlio mi è successa una di quelle cose che ti rimangono appese addosso e che ti accompagnano poi per tutta la notte, infiltrandosi tra i pensieri più o meno radiosi di queste feste in avvicinamento. Una mamma, che vorrei definire un’amica, ma di fatto è poco più di una conoscente, mi si è avvicinata per i saluti di rito. Io le ho detto: “So che partite già domani per andare giù. Buon viaggio!” I nostri bambini sono molti amici e Alberto mi aveva detto che il suo amichetto, come di consueto, avrebbe raggiunto i nonni per le feste. Lei mi guarda e dice: “Partono solo i ragazzi” ma lo dice con gli occhi strani e aggiunge “Mi sono separata” Pausa “Ma io non volevo” Pausa “Io ora non vedo la luce”.
Boom! Questa frase, ascoltata guardandole gli occhi impeccabilmente truccati e gonfi di lacrime, mi ha riportato ad una vita fa. Avrei voluto abbracciarla, dirle mille cose, ma c’era gente, ero spiazzata, non era il momento. Ne ho cercata una su tutte e ho detto “Resisti. La luce vedrai arriverà.”
Essere mollate, quando si è mamme, è un’esperienza di quelle che ti segnano per sempre.
Non sono qui a dire che gli uomini sono brutti e cattivi, ci mancherebbe! Molti dei pensieri che fa una donna quando viene lasciata sono gli stessi che fa un uomo. Ci sono poi ovviamente anche tante donne che lasciano, e spesso un uomo non ha neanche il privilegio di poterlo dire tranquillamente, di piangere, di poter condividere il dolore. Come il suo fosse un dolore di serie B. So molto bene che non lo è.
Ma quando ci si separa c’è qualcosa di fondamentale e diverso tra un uomo e una donna, c’è una parte di noi donne che viene chiamata forte in causa e che può determinare il futuro nostro e dei nostri figli. Molto di più di un uomo. Siamo noi che prendiamo in bocca i cuccioli, che decidiamo se il maschio avrà il privilegio di essere ancora padre. Siamo noi le vittime, ma possiamo immediatamente diventare carnefici. E non dobbiamo. Mai. Questa è la sfida più difficile di tutte.
Una storia che finisce in un attimo mette tutto in discussione, la fine di una famiglia poi sembra impossibile da concepire! Ecco la seconda cosa che vorrei dirti. La famiglia non finisce… si trasforma. Diventa infinitamente più complessa, ma continuerà ad esistere. E probabilmente col tempo diventerà più grande e varia e vera. Ma questo dipende in gran parte da te, da te e dal padre, ma soprattutto da te. Che sei donna e sei potente, per mille ragioni più potente di un uomo. Sarai tu in gran parte l’ago della serenità dei tuoi ragazzi. Ricordalo sempre. Impara il prima possibile a gestire la rabbia. Quella è subdola, si insinua nel cuore dei bambini e logora. Separa la tua rabbia dal loro cuore. Che è puro e che ama. Te come lui.
All’inizio sembra impossibile vedere il futuro, è come se qualcuno avesse spento la luce. Ma la luce c’è, all’inizio serve fiducia, solo quella, non servono i perché. Ti prego… smetti prima possibile di chiederti perché. Non se ne è andato perché tu non eri all’altezza, né perché le cose erano difficili, né perché hai sbagliato qualcosa, né perché ha un’altra. Se ha un’altra (e il 90% degli uomini se ne va solo quando ha trovato un’altra) è perché la vostra storia era finita, se no magari perdeva la testa, ma rimaneva con te. Se ne è andato perché i sentimenti cambiano, a volte finiscono, e anche le persone cambiano. Non contrastare ciò che accade. Prima lo accetti, prima tornerai a vivere. Molla la presa. Questa è un’altra cosa che per me è stata fondamentale.
Non è semplice, dico queste cose perché le ho attraversate, l’ho fatto tra le lacrime e con infinito dolore. Quando il padre dei miei figli se ne è andato mi è andato via il latte e ho dovuto smettere di allattare mio figlio. Sono stata male per mesi e mesi, ho fatto cazzate, ho pensato di farla finita, ho tentato di tornare con lui, mi sono arrovellata per cercare di capire e non ho chiuso occhio per giorni. Per questo oggi vorrei dirti queste cose, perché da quel giorno ho scoperto una cosa fondamentale, che non vale la pena stare tanto male per un uomo. Mai. Non vale mai la pena stare tanto male per nessuno. Ma soprattutto da tutto quel dolore ho imparato che stare male o bene è una responsabilità nostra. Non dipende dagli altri.
Vale la pena stare male solo per ricostruirsi, partendo da ciò che abbiamo, da ciò che rimane quando il nostro uomo se ne va. Il nostro uomo che amavamo, quello con cui volevamo rimanere nonostante i problemi, nonostante non ci facesse più sentire come una volta. Ripartire da ciò che rimane quando il nostro uomo se ne va.
Rimaniamo noi, smarrite all’inizio, molto diverse dall’ultima volte che siamo state sole, ma siamo noi.
Sei tu, unica con tutte le tue passioni e le tue manie, con il tuo carattere ribelle o timido, dimesso o eccentrico, con i tuoi desideri da ritrovare, i tuoi bambini sempre lì da amare. Ti dico una cosa, sta per iniziare un momento d’oro se lo saprai cogliere. Un momento per dedicarti del tempo, per ritrovare ciò che avevi messo via in attesa che i bimbi fossero grandi. Un momento per fare il punto, capire cosa vuoi, sentire nel profondo che direzione vuoi che la tua vita prenda. Hai tra le mani il cambiamento. Forse la cosa migliore che ci possa capitare nella vita.
Quindi respira, vivi giorno per giorno, concentrati sulle piccole e cose e abbi fiducia.
Resisti. Passo dopo passo. Chiedi aiuto quando è necessario. Sorridi ogni volta che riesci.
Piangi quando serve ma non lasciare che il pianto ti guidi. Lasciati guidare dagli occhi dei tuoi figli.
Caccia via la rabbia, il rancore, l’odio. Fanno male a te prima di tutto. Non ne hai bisogno.
Sei una donna, sei una mamma, sei una guerriera. Sii il meglio di ciò che sei.
Continua ad amare. Non smettere per nulla al mondo.
Lasciati abbracciare forte adesso, piangi…
Vedrai che andrà tutto bene, se tu lo vorrai. Questo non è consiglio. È una promessa.
Grandissima Giò. Sempre pulita, sincera, diretta e molto, molto efficace.
Grazie Mirna!
..e la luce arriva..ne sono passati di anni ma è arrivata..come quando viaggi su di un treno che imbocca una galleria, guardi dritto davanti a te e la vedi che si avvicina sempre più, fino a sentirti, prima accerchiata e poi invasa..e se ti arriva mentre stai facendo la cosa che ti emoziona di più (pedalare) è ancora più intensa..ed impari ad amare te stessa per amare ancora di più tua figlia, e ringrazi l’inferno vissuto xche ti ha fatto trovare la forza, il coraggio, la determinazione, la passione per vivere ogni singolo giorno ringraziando come se fosse l’ultimo,..perché alla fine ti rendi conto che sei fortunata, non ti manca niente, anche se hai un lavoro stagionale e non hai un compagno, ma hai te stessa e il bene più grande del mondo, una figlia che ti ama, gambe per correre e pedalare, occhi per guardare il sole, un cuore che riesce ancora ad emozionarti..tutto passa e tutto si sistema, bisogna crederci sempre senza arrendersi mai..buona feste
Che splendide parole. Brividi. Grazie e buone feste anche a te, a tua figlia e a chi ami.
È un bellissimo discorso dovresti pubblicarlo, infonde forza e coraggio, può aiutare le donne che vivono questo dramma,complimenti
Grazie Laila!
Sono da meno di un mese nel tunnel, tutto quello che hai detto lo sento ogni giorno, dolore,pianti, rimorsi . Provo tutto e il contrario di tutto. Ho due figli, l unica cosa che mi fa andare avanti, ma sono distrutta . Spero di trovare un po di pace nell’anima.
La troverai vedrai. Un passo alla volta, un giorno alla volta. Ti abbraccio forte!
Verissimo !
Le tue parole lasciano un grosso segno dentro e dobbiamo fare tesoro tutti i consigli che ci hai dato.
Brava Gio
Grazie Anna! Di cuore.
Bellissime Parole Giovanna… Ti assicuro che si sente uguale anche se non ti hanno lasciata ma sei stata tu a dare il passo. A spezzare la famiglia, a non volere rimetterci di tuo, non più. Nonostante sei stata tu a decidere, ti sembra che non ce la farai mai, che non trovi la luce e che è meglio farla finita. Bella frase quando dici “lasciati guidare dagli occhi dei tuoi figli” . Nel mio caso è stato così, lui mi ha dettato il ritmo e intensità che dovevo mettere alle esperienze da quel momento in poi. Grazie!
Grazie a te Elisa di questa condivisione! Sono assolutamente d’accordo che sia lo stesso se il passo lo si fa in prima persona, anzi per certi versi è anche più dura perché si rinuncia allo stato di “vittima”. Un caro abbraccio!!!
Leggere queste parole, scritte poi in 22 dicembre.
Penso, con spavento, che avrei potuto non conoscerti
Bellissimo invece il girovagare della vita. E bellissima la cena da me coi miei bimbi piccolissimi e Margherita che giocava a riconoscere le forme dei cioccolatini e tu che raccontavi delle tante specie di piante e delle ranocchie nel tuo giardino.
Anche a me hanno dato conforto le tue parole io sono al primo mese di sofferenza dopo 17 anni di matrimonio, 1 figlia di 19 anni un azienda gestita insieme che va a gonfie e vele, mio marito se ne è andato via con un altra donna, non mi amava più ma poteva farlo più dignitosamente perché sto vivendo. La delusione il tradimento e l abbandono. Ancora non vedo luce, al momento i miei pensieri stanno tutto il giorno su di loro perché lo trovo ingiusto e cattivo chiudere così, ma vedremo cosa mi accadrà… Aspetto anche io l arrivo delle luce, anche perché sono 40 giorni che mi sveglio tutte le notti sudata in preda alla paura e all ansia, si può dimenticare un grande amore,?
Si può dimenticare… e anzi lo devi a te stessa! Perché nel momento che dimenticherai sarai libera. Dimenticare non significa cancellare, ma tornare a vivere diverse ma ancora più capaci di gioire. Un abbraccio grande!
Complimenti!e da qualcuna che ci è passata, scusa eh ma mi sembra di essere l’unica!anche se ne mio caso mi sembra impossibile arrivare alla tua serenità…esattamente un anno fa con 2 bambini di 1 e 3 anni mio marito mi ha confessato un tradimento (sperando di essere mollato ma io non l’ho fatto), ci ha fatto passare un anno di inferno stando in casa ma non sopportandoci!poi poco prima di Natale se ne è andato chiedendo la separazione. E adesso una lotta furibonda per soldi e bambini-che non ha mai guardato in faccia e che non viene a trovare da 3 mesi con la scusa della pandemia-. Ora finalmente non sogno più un suo ritorno, ora non mi chiedo più PERCHÉ, domanda che mi ha logorato l’anima, ora ho capito che quello che fatto dice molto di lui e niente di me. Ma COME pensare a una famiglia trasformata? Adesso che mi sono finalmente “svegliata”, come pensare di rivolgergli ancora la parola?
Non c’è una ricetta, purtroppo ognuna di noi ha la sua storia davanti ed è sempre una storia in salita. Posso solo dire che abbiamo diritto a trovare la pace e spesso la pace passa dal tollerare tutte le difficoltà, e le cattiverie anche, che arrivano dall’altra parte. Per ricostruire un dialogo ci vuole tempo e spesso non è mai un dialogo completamente sereno. Il mio consiglio è di ridurre al massimo le discussioni e soprattutto di cercare sempre un accordo, anche se faticoso. Ti abbraccio virtualmente e ti auguro di arrivare presto in cima alla tua salita.
Leggendo le tue parole ho rivissuto la mia storia. È incredibile quanto ci sentiamo sole nel nostro dolore, e invece, purtroppo, siamo in tante. E condividerlo questo dolore fa bene all anima. Anch’io lasciata con due bimbi piccoli dopo 12 anni di storia, ovviamente per un’altra donna.
Fatico ad avere un rapporto civile con lui, mi sforzo con tutta me stessa solamente per i miei figli. Ma non è facile per niente. Soprattutto perché il mio ex compagno non ha mai ammesso nulla apertamente e se n’è andato da vero vigliacco senza mai dare spiegazioni chiare. Ed ora ha pure la presunzione della ragione, un aria da presuntuoso che non credo di meritarmi per tutto quello che ho passato. Dopo quasi due anni vedo una lucina in fondo al tunnel e riuscirò a raggiungerla. Lo devo ai miei figli. Lo devo a me stessa.
Grazie
Federica
La raggiungerai. Vedrai. Dobbiamo imparare a vivere, nonostante tutto. Libere di essere felici. Di essere noi.
grazie…io mollata con un figlio di due anni e due gemelli di neanche quattro mesi …e le tue parole mi hanno fatto piangere… io purtroppo sono ancora qui a chiedermi perchè , spero di uscirne..
Ci vuole molto impegno e si piangono tante lacrime. Ma meriti di uscirne. Lo meriti tu e lo meritano i tuoi figli. Ti abbraccio e faccio il tifo per te!
È incredibile leggere le vostre parole,l vostre storie,avere così tanto in comune con tutte voi.La nostra storia durava da 12 anni.Abbiamo un bimbo di 4 anni e l’anno scorso abbiamo deciso di avere un altro figlio. Durante la seconda gravidanza il mio ex compagno mi confessa di aver avuto una relazione con una sua collega di quasi 50 anni a partire dal 3 mese della mia gravidanza e che è durata circa un paio di mesi. Quando lui si è deciso di confessarmi tutto,mi ha detto che era confuso e che forse provava dei sentimenti per lei( probabilmente ricambiati).
All’epoca (novembre 2019) ero incinta di quasi 5 mesi e mi è letteralmente crollato il mondo addosso. Sino a quel momento non avevo sospettato di nulla. Abbiamo condotto la nostra vita come sempre e lui non aveva comportamenti ambigui. Anzi, era sempre molto premuroso e presente.Morale, dopo la sua confessione è come se si fosse trasformato.Dall’essere solare e allegro, è diventato insofferente nello stare in casa nostra e provava astio e rabbia nei miei confronti. Aveva continue crisi di pianto alternate a momenti di rabbia.Ormai ha lasciato la nostra casa da metà dicembre 2019 e neppure la nascita della nostra bambina ad aprile 2020 l’ha fatto riflettere sulla nostra situazione. Mi ha umiliata e mi ha mancato di rispetto. Inoltre, ha deciso di ferirmi in uno dei momenti più delicati della mia vita. Ma io credo ancora nella nostra storia e vorrei darci una seconda possibilità.
Le nostre famiglie ovviamente sono scese “in campo “ proprio perché questa crisi è scoppiata durante la gravidanza.
Sono tutti schierati dalla mia parte e questa cosa ha generato in lui ancora più rabbia nei miei confronti.Soprattutto sua madre gli ha dichiarato “guerra “ e non accetta la sua scelta di aver abbandonato la famiglia.
Lui all’epoca si giustificò dicendomi che queste cose “succedono” e che non c’è niente di male. Ma in fondo so che si vergogna di quello che ha fatto anche se non mi ha chiesto scusa e non si è mai pentito. Ci vediamo spesso ma lui non si avvicina più a me perché non vuole illudermi. Mi vede solo come la madre dei suoi figli e basta.
Qualche giorno fa dopo una lunga chiacchierata mi ha confessato di aver ripreso a frequentare la sua collega. Da un lato io lo amo e forse sono ancora legata al pensiero dell’uomo stupendo che ho amato in questi anni ma dall’altro se penso a quello che mi ha fatto sono a dir poco schifata.Da qualche settimana i nostri rapporti sono più distesi ma questo avviene solo perché evito di arrabbiarmi ogni volta che si comporta in modo superficiale con me e con i bambini.
Onestamente non sono neanche più arrabbiata per il tradimento. Mi fa male il fatto che abbia deciso di buttare via la nostra storia senza lottare e senza darci una seconda possibilità.
Cara Miriam,
il tuo racconto mi mette i brividi. Penso a te, che in momento così delicato hai dovuto affrontare tutto questo, peno anche a lui che sicuramente è stato e forse è in preda a mille emozioni. Sono convinta che ci voglia molto tempo per ritrovare un equilibrio, qualunque possa essere. Concentrati sui bambini e su di te, anche se è difficile quando si hanno i bimbi piccoli. Ti abbraccio forte.
Grazie Giovanna,apprezzo molto le tue parole.un abbraccio
Non pensavo mai che potesse succedere anche a me, ed invece purtroppo sono qui a leggervi ed a scrivere…
Dopo 12 anni e 1/2, una convivenza di 11 anni, un bimbo di 5 anni e 1/2 e una casa acquistata 3 anni fa con un sacco di sogni dentro, una proposta di matrimonio 7 mesi fa ed il progetto di un secondo figlio che non arrivava, 11 giorni fa lui mi ha detto che non mi ama più da un pò.
Dice che si sente vuoto, non prova più niente e che non l’ho mai fatto sentire uomo, desiderato… Purtroppo abbiamo anche 2 lavori che non ci permettono di stare insieme molto e la casa ne ha risentito in quanto a disordine… e a lui questo era diventato insopportabile.
So che non sono brava ad esternare i miei sentimenti ma l’ho sempre amato ed ora non mi spiego il perché…
Vuole restare a casa x il bambino x un pò e vedere come va ma ieri sera dopo un’accesa discussione è uscito ed è tornato quando ormai io dormivo.
Ho provato a recuperare, ho anche chiesto scusa in mille modi x i miei comportamenti ma niente, lui è fermo sulla sua decisione.
Non so cosa devo fare, come mi devo comportare…
Chiedo a voi qualche consiglio…
Sono al quinto mese di gravidanza e un mese fa il padre di mia figlia mi ha lasciata con una mail (figlia voluta e in procinto di comprare casa dopo 2 anni di convivenza in affitto).. la delusione è tanta, lui non vuole saperne più nulla di me e la bambina e i motivi sono confusi e ignoti ( so che è stato minacciato dai genitori) .. in questo mese lui è ritornato a fare il quindicenne tra discoteche, serate e ragazze varie, mentre io sono stata letteralmente lasciata in mezzo ad una strada con un carico emotivo ed economico non indifferente. Sono a casa dei miei genitori ma non posso neanche permettermi di piangere che mi urlano contro perché secondo loro non dovrei. È tutto un interno, a 27 anni è finita la mia vita e io non ho più prospettive di nulla, non credo di riuscire a sopravvivere a tutto questo. Vorrei vendetta,ma anche legalmente devo aspettare che nasca la bambina e cmq i soldi del mantenimento per la bambina non saranno mai una vendetta sufficiente per quello che mi sta facendo. Posso assicurare essere il periodo più brutto della mia vita, nessuna donna merita questo trattamento. Non so se riuscirò a superare questo momento.
Ti capisco. Capisco il dolore e la rabbia. Cerca di non farti sopraffare però, la tua vita non è finita, te lo assicuro. Stringi i denti e fati guidare dall’amore per tuo figlio. Ti abbraccio forte!
Ti capisco benissimo. Ho 20 e sono stata lasciata alla scoperta della gravidanza. Fortunatamente ho la mia famiglia alle spalle e un lavoro che mi permette di dare il minimo a me e a mia figlia. La rabbia e la delusione é tanta ma da quando sento mia figlia muoversi in me e immagino come sarà la mia vita con lei, mi passa tutto. Dobbiamo andare avanti per noi ma in primis per queste anime innocenti che tra poco arriveranno. Manca un mese e conoscerò l’amore della mia vita. Forza donne. Non è facile ma ce la faremo.
A me è successo al terzo mese di gravidanza. Ora mio figlio è adolescente. Purtroppo non ho trovato un altro uomo con cui formare una famiglia, ci sono molti uomini superficiali e opportunisti…x non dire peggio. Ma la serenità la devi trovare in te stessa.
Eccomi qui alle 2 del mattino che dopo appena una settimana da che il mio compagno mi ha lasciata mi chiedo il perché e cerco conforto qui. Tutto quello che hai scritto mi aiuta a pensare che ce la posso fare perché la mia bambina mi darà la forza per alzarmi la mattina andare a lavoro e vivere per lei. Prima inconsapevolmente era quasi tutto in funzione di lui. Per ora non vedo nemmeno uno spiraglio di luce perché la sua mancanza si fa sentire ad ogni attimo della giornata ma resisto, a non chiamarlo a non disperare…Mi spaventa solo il fatto di dover ancor aver a che fare con lui per via di mia figlia e ho paura di sbagliare , ho paura che il rancore che potrei trovare possa prevalere sulle decisioni future. E sto male..
Ciao Luisa, vorrei abbracciarti, anche in questo momento in cui gli abbracci sono così distanti da tutti noi. Devi avere grande fiducia in te stessa e volerti bene. Tutto ciò che ci accade ha un senso nella nostra vita, anche quando non lo capiamo. Adesso devi solo resistere, gestire la tristezza, la rabbia. Vivi a piccoli passi, giorno per giorno. Poi le cose piano piano cambieranno e la luce arriverà ad illuminare ancora la tua vita. Il rancore è nelle tue mani, vedrai che con un po’ di impegno col tempo riuscirai a vedere il tuo compagno come il padre di tua figlia e per questo potrai arrivare ad avere con lui un rapporto di collaborazione. Adesso però è presto. Concentrati sulle piccole cose belle che si nascondono in queste giornate, a partire dalla tua bimba. E forza! Io faccio il tifo per te.
Grazie Gio ci provo. Ogni giorno scopro nuove cose da fare, e scopro quanto sono diversa senza di lui anche nei confronti di mia figlia. Forse hai ragione c’è un motivo di questo abbandono..e forse l’ho già capito. Ti ringrazio per il sostegno e gli abbracci virtuali..
È passato tantissimo tempo..ma ci sono riuscita! Ho passato un periodo infernale ma ora sono libera.. libera di vivere serena senza di lui, nonostante lo veda spesso per via di mia figlia! Abbiamo un rapporto cordiale ma distaccato.. e ne vado orgogliosa perché non provo nessun tipo di rancore. Auguro a tutte/i di superare questo tipo di lutto perché è bello vedere la luce e sperare in un futuro migliore.. un abbraccio
Ciao, anch’io sono stata lasciata per un’altra, dopo le ferie di quest’estate, probabilmente l’ha conosciuta al lavoro, tante bugie perché mi ha detto un nome falso di questa e quando va via, per due, tre giorni, anche nel week end, si dimentica di noi, del suo bambino..dopo 12 anni di storia, dopo tutto quello che abbiamo fatto..un grande dolore. La luce io non la vedo, sto vivendo un grande dolore. L’unica cosa che non capisco è perché vuole fare l’amore con me e mi bacia e mi abbraccia. Così è ancora più difficile e doloroso.
Ciao, interrompere una storia è sempre difficile, anche per chi se ne va. Forse non è così convinto che tra voi sia finita, provate a parlarne. Lasciarsi è sempre difficilissimo… quando si fa d’un colpo e quando si fa lentamente, facendo ancora l’amore, cercandosi anche se non ci si vuole fino in fondo. Anche io ho avuto una fase di altalena, sono stata io ad interromperla quando mi sono resa conto che meritavo un uomo che mi scegliesse fino in fondo. Ti abbraccio forte!
Ed eccomi alle 6 del mattino dopo una lunga notte infinita e insonne. Appena lasciata, con una bambina di 2 anni e quasi 20 anni di vita insieme tra frequentazione e convivenza.
Apparentemente non per un’altra ma non ci credo. In ogni caso il dolore è enorme, immenso. Dopo circa 5 mesi di tira e molla ieri ha deciso e se n’é andato, in un modo meschino addossandomi la colpa di tutto e rabbioso davanti alla mie lacrime (che ho provato in tutti i modi a reprimere senza riuscirci).
Rabbioso si, urlando che gli facevo pena…
mi ha lacerato l’anima, non so descrivere come mi sento, il dolore assurdo che sento, L’incredulità, la sensazione di avere perso tutto, la paura, l’ansia, l’angoscia.
E mi terrorizza l’idea di non poter troncare definitivamente dato che abbiamo nostra figlia, ogni volta che lo sentirò per lei sarà come una lama nel cuore e non ne uscirò mai…
Ciao Angie! Sì, è durissima. Ma non lo sarà per sempre. Credo che non ci sia mai un modo giusto per andarsene. E credo che le parole che escono in questi casi sono molto spesso le peggiori. Il dolore è enorme, ma vedrai che questo dolore un giorno ti sarà utile. Costruirà dentro di te una donna nuova. So che oggi è difficilissimo, sembra impossibile, ma ti assicuro che giorno dopo giorno saprai trovare la forza. E trovare il modo di essere madre di vostra figlia senza essere ogni volta dilaniata. Non mollare e resisti, meriti di essere felice!
Ciao, navigando sul web ho trovato questa pagina…
La mia storia è vista da un punto di vista differente, io sono la figlia di due genitori che si stanno separando.
Andava tutto bene, all’improvviso il 2 novembre i miei genitori hanno litigato per una sciocchezza, e da allora mio padre ha deciso di interrompere qualsiasi rapporto civile con mia madre…premettendo che lei avesse molti dubbi sulla sua fedeltà (era già stata tradita 30 anni fa) ho chiesto un confronto e mio padre ha giurato guardandomi negli occhi che non ci fosse un’altra donna ma che semplicemente era stanco della poca fiducia di mia mamma.
Investigando come solo una donna può fare, ho scoperto che ha una storia con una ragazza di 34 anni ( i miei ne hanno 52), questa str… ha lavorato con lui in ospedale per molti mesi e da poco è stata trasferita in un’altra città.
Ho assistito ad una loro conversazione telefonica, del tutto raccapricciante, e lui ha negato fin quando non gli ho portato delle prove.
Per mio fratello e me, è sicuramente morto, ha preso tutti in giro per mesi, anche quando qualche settimana fa gli avevamo chiesto chiarezza.
Mia madre è distrutta, non ha sorelle e ne molte amiche, per quanto noi cerchiamo di esserle vicina, sta soffrendo troppo.
Per chi ci è gia passato, che consigli potreste darmi per aiutarla a ripendere in mano la sua vita?
p.s. questa donna con cui ha una storia tra l’altro ho scoperto che è sposata, che vergogna!
Ciao Jennifer! Anche io sono figlia di genitori separati (ma questa è un’altra storia). Mi spiace per quello che è successo alla tua famiglia. La vita a volte si complica, stare insieme a lungo è molto difficile e a volte sembra più facile andare altrove che resistere. I genitori poi fanno degli errori, e probabilmente tuo padre non è da meno. Credo che da figlia dovresti aiutare tua madre a superare il dolore, senza accanirti contro tuo padre. La rabbia è naturale e devi farla fluire dentro di te, ma non lasciare che sia la rabbia a decidere come tu devi stare. Sai cosa ti dico, che è difficile da credere ora per tutti, ma forse tua madre merita di più di un uomo che l’ha tradita più volte. Anche se è difficile dopo tanti anni ripensare la propria vita da soli. Cerca di aiutarla a fare cose che le piacciono, falle ripescare vecchie passioni e soprattutto cerca di distoglierla dal pensiero di tuo padre. All’inizio di dovrà concentrare a vivere giorno per giorno, poi pian piano rinascerà. Ne sono certa, scoprirà cose che non credeva i sé e soprattutto che non ha bisogno di un uomo che la ama a metà per essere felice. Siete ancora una famiglia, ma lei è anche una donna che può ritrovare tante cose che immagino abbia messo da parte per crescervi e fare la moglie, come spesso accade. Ricorda però che vivere significa anche fare errori, gli errori si pagano sempre e anche tuo padre sta pagando e pagherà il suo. Ma non essere troppo dura non esserlo per sempre. Ti abbraccio forte! E un abbraccio alla mamma!
Ciao a tutte, 2 giorni fa il mio compagno se ne è andato, lasciando me e la nostra bimba di 13 mesi..dice che probabilmente non mi ama piu, quando 20 giorni fa voleva un altro figlio e 5 giorni fà abbiamo prenotato la montagna per l’ultimo dell’anno.
la cosa è molto strana.
si sono mesi che litigavamo, ma settimana scorsa ho trovato sul suo cellulare, un sms di un nr. non salvato, e mi ha confessato che era una collega. a sto punto, credo fortemente che abbia una storia con lei.
una domanda, devo pensare che sia solo un’infatuazione, oppure sarà una cosa definitiva?
nel senso, non è possibile che 20 giorni fà mi ha chiesto un’altro figlio e nel giro di poco mi abbia piantato.
grazie a tutte, ma non trovo pace.mi sveglio la notte con l’angoscia, e per di +quando viene a trovare sua figlia sta 10 minuti e manco la guarda, quindi come potrei solo pensare di lasciargliela, è impensabile!
Ciao Roberta!
Capisco come ti senti e capisco tutte le tue emozioni. Sembra impossibile sostenere sul cuore il peso di questi momenti. Forse è solo un momento quello che sta vivendo il tuo compagno, forse è il segno che la vostra relazione si sta trasformando. Cerca di stare serena mentre lo scopri. Sicuramente si trova anche lui in una situazione nuova e drammatica. In cui non sa bene cosa vuole, o lo sa ma non ha il coraggio di ammetterlo. Datti il tempo di capire cosa accadrà e nel frattempo cerca di mettere la vostra al bimba al centro. Lei merita i suoi genitori, entrambi. Cerca di non trasmetterle se puoi la tua angoscia. Se vuoi un consiglio non arrovellarti su di lui, ma pensa a riscoprire te, come mamma ma soprattutto come donna. A quanto vali indipendentemente da tutto il resto. e soprattutto… Coraggio! Ti abbraccio!
Io sono dall’altra parte della barricata. Sono io che ho lasciato la mia compagna. Credo di essere un caso a parte, perché non ho nessun’altra, solo che mi sono reso conto che l’amore non c’era più già da molto tempo, che di quello che un tempo era una coppia non è rimasto niente. Dopo aver passato tempo a cercare di trovare una soluzione all’interno della coppia ho capito che soluzioni non ce n’erano. Sfortunatamente, a volte, l’amore come inizia poi finisce. Per coerenza e per evitare di far crescere i nostri due figli in un contesto poco sano ho deciso che era meglio ci separassimo. La maggior parte dei consigli ricevuti dai colleghi e da alcuni amici in un primo momento era che avrei dovuto lasciare stare e trovarmi delle storie parallele per starmene tranquillo. Non mi è mai sembrata una soluzione da persona adulta e matura.
Sto cercando di far sì che il processo di separazione sia il meno doloroso possibile per i bambini e che sia graduale per lei. È un processo lungo e faticoso , ma il rispetto per la mia ex me lo impone. Mi sento tutt’ora in colpa per ciò che sto facendo passare alla mia ormai ex compagna, ma volendole ancora bene, anche se un bene diverso, cerco ogni giorno di essere presente, almeno come padre dei nostri figli. Continuo a dirle che ci sarò sempre anche se solo in veste di genitore.
Ciao Matteo!
Non immagini quanto sia felice di avere una voce maschile qui. Perché so cosa prova chi sceglie di andarsene e so che ci sono uomini e padri che fanno di tutto per rimanere tali.
Sono convinta anche io che la separazione possa essere a volte l’unica scelta e che per i figli ciò che conta è vivere sereni. Sereni nonostante tutto. Sereni nella loro famiglia allargata. Leggi se ti fa un articolo qui “La famiglia di mia figlia”. Parla di questo, di come si possa essere famiglia anche separati. E non c’è bisogno di essere migliori amici, è sufficiente rispettarsi, anche in nome dell’amore che fu, e mettere i figli al centro.
Grazie davvero di aver commentato. Mi piacerebbe molto che il dialogo su questi temi uscisse dalla sola voce femminile, farebbe un gran bene a tutti credo. Ti abbraccio e ti auguro che la tua ex compagna comprenda e possa andare al di là della sofferenza. Dalle tempo. E complimenti davvero per la scelta coraggiosa.
Ciao Matteo e ciao Giovanna…
Anche io sto passando in questo tunnel della separazione con una bambina piccola in mezzo e vedere la luce al momento mi viene difficile…
Sono stata lasciata quando mia figlia aveva 4 mesi, bambina fortemente voluta da entrambi dopo 11 anni di relazione! Ai 4 mesi della bambina lui mi lascia dicendo di non essere più innamorato e di non vedere più un futuro con me… Inutile dire che il mondo mi crolla addosso in quello che pensavo sarebbe stato il periodo più bello della mia vita… Da lì è stato ancora un anno in casa con noi, un anno nella quale ho sperato con tutta me stessa che potesse cambiare idea… Ma così non è successo e a novembre è andato via di casa… È dura farsene una ragione… È dura comprendere che fino a poco prima abbiamo deciso di fare una meravigliosa bambina perché eravamo innamorati e dopo poco questo amore svanisca nel nulla… È stato un fulmine a ciel sereno perché prima di allora non mi aveva mai manifestato crisi ne problemi e quindi non non mi è stata data la possibilità di provare a risolvere…
Il tuo messaggio Matteo mi ha incuriosito perché per me riuscire a comprendere il pensiero maschile e quello che può succedere e scattare nella testa è ciò che mi arrovella di più… Purtroppo io vedo da parte sua molto risentimento nei miei confronti e non capisco il perché…
Dovrei dilungarmi troppo per spiegare tutto nel dettaglio e capisco non sia possibile…
Ciao Sara!
Si, è dura… non posso che mandarti un abbraccio e dirti di resistere. Purtroppo ci sono cose che non si riescono davvero a capire e che non possiamo fare altro che accettare, se non altro per potere andare avanti.
Cerca di aver cura delle tue emozioni, e non farti sopraffare (come forse sta facendo lui) da quelle negative. Fallo per la tua bambina, ma fallo soprattutto per te!
Forza!
Sto attraversando la stessa cosa..con la differenza che me ne sono andata io. Ma lui non ha fatto nulla per fermarmi. La storia è finita molto, molto male ma, con una storia d’amore e un bimbo di soli 4 mesi avrei voluto che avesse avuto il coraggio almeno di chiedermi scusa, di dirmi che sarebbe andato tutto bene, che avrebbe cercato di recuperare, quantomeno di sforzarsi. E invece no. Siamo qui, con gli avvocati per l’affidamento, lui che mi parla solo attraverso il legale ed io oggi che oggi ho lacrime che rimando giù e tanta, tanta nostalgia. Nonostante tutto.
Capisco e ti sono vicina, per quel che posso. Sono momenti difficili da vivere qualunque siano i dettagli della vicenda. Il bimbo è molto piccolo e per certi versi è un vantaggio. Spero che riusciate a trovare un equilibrio e che lui possa avervi al più presto come genitori sereni anche se separati. Ricostruire la propria serenità superando dolore e rancore è il mio augurio!
È vero..in questi momenti ci si fa prendere dalla rabbia ed io lo ammetto ma essa nasce dal disinteresse quasi totale di mio marito non solo nei miei confronti che più di tutti avevo bisogno di aiuto fisico e morale ma anche nei confronti del bimbo che è cosa molto più grave. Mio marito è andato via di casa alla fine di un litigio, l’ennesimo, sempre per colpa dei suoi parenti egoisti ed invidiosi, e non è mai più tornato. Viste le condizioni in cui ci trovavamo anche da un punto di vista di ristrutturazione della casa e la lettera di separazione pervenuta, mi sono trovata costretta per il bene mio e del mio bambino di ricorrere all’aiuto dei miei genitori spostandomi a km di distanza… è difficile accettare il tutto e voler andare avanti ma proprio come dici tu, la forza la vedo negli occhi e nel sorriso di mio figlio… avrei tanto voluto avere la mia famiglia, una famiglia semplice ma unita da amore, sincerità e comprensione… invece ci siamo ritrovati da soli, in tutti i sensi io ed il mio piccolo che merita tutto l’affetto e le attenzioni di tutto il mondo…
Le cose spesso non vanno che avevamo previsto. Il segreto è non farci abbattere da questa cosa. Trovare nuovi modi di essere famiglia, trovare dentro di noi la felicità. I figli possono essere di grande aiuto. E spesso anche la nostra famiglia di origine. Ci sono sempre mille emozioni dentro di noi da tenere a bada, ma dobbiamo cercare di rimanere più sereni possibili ed aver fede nel futuro. Ti abbraccio forte.
Ciao Giovanna,mi ritrovo dopo quasi un anno a riscriverti. È passato più di un anno e mezzo da quando il mio ex compagno è andato via. La bambina che portavo in grembo quando lui mi ha confidato di essere “confuso” ha da poco compiuto 1 anno. Lui sta ancora con la collega cinquantenne ed io ex compagna 38enne non riesco a farmene una ragione. Fatico a non comprendere come un uomo possa fare un casino del genere senza capire le effettive conseguenze che ha creato non solo nella nostra famiglia ma anche alle nostre famiglie di origine. Lui sostiene di volermi bene ma il voler bene è diverso e soprattutto non si rinfaccia sostenendo che mi vuole bene perché ogni mattina accompagna il figlio grande all’asilo. Ho fatto un gigantesco errore di valutazione. Mi fidavo di lui così come mi fidavo del nostro amore. Non era scontato ma era puro (almeno da parte mia). Nonostante tutto farei carte false pur di riaverlo qui e dare ai nostri figli una famiglia unita e non sbatterli ogni weekend da una parte all’altra senza contare le cene con il padre.Lo odio e lo amo allo stesso tempo. Non mi ha permesso di capire quanto lui fosse in difficoltà nel vivere il rapporto e non riesco a perdonargli il tradimento e l’abbandono durante la gravidanza della nostra seconda figlia. Come si fa a sopravvivere a questo vuoto che non passa ? Come si fa a restare calmi ogni volta che si sta insieme? Solo io penso al bene dei bambini? Perché lui non si preoccupa di questo? L’ amore non ha età ma come si fa a lasciare due figli bellissimi, una bella compagna per un cesso di cinquant’anni? Mi sento offesa anche solo per il fatto che abbia deciso di buttare all’aria tutto per una zitellona. Fosse stata giovane e bellissima avrei dato la “ colpa” alla voglia di stare con una ragazza ancora più bella di me. Ma così no, non riesco a capire perché! Quando arriverà a capire che ha fatto una caxxata pazzesca? Perdona lo sfogo ma io sono letteralmente a pezzi perché mi ha detto che vuole pure farla conoscere ai bambini. Sono distrutta
Ciao… vorrei tanto avere una risposta. Poterti dire qualche parola che per magia allevi il dolore, ma purtroppo non posso. Credo che l’amore abbia con sé qualcosa di meraviglioso e terribile insieme. Nasce senza una ragione e senza una ragione spesso finisce. A volte ci ostiniamo a voler cambiare gli atri, a voler far tornare le cose com’erano… ma spesso questa non è la via della guarigione. Sei distrutta e io ti vorrei abbracciare. Ma il vuoto che senti lo puoi riempire solo tu. Non lui. Non io. Non un uomo che ha scelto un’altra strada ma ce attraverso i figli sarà sempre la tua famiglia. Questa è la parte più difficile di tutta la faccenda. Se puoi fatti aiutare, io ho fatto terapia per un paio d’anni e mi è servita tantissimo per rimettermi in piedi. Non è semplice e ci vorrà tempo, ma se vuoi la felicità e lì da qualche parte. Devi caricarti la fatica di andartela a prendere. Puoi farlo solo tu. Io rimango qui se hai voglia di uno sfogo o aspetto il giorno in cui mi scriverai per raccontarmi il tuo nuovo sorriso. A presto!
Ciao, ho 30 anni e una bambina di 8 mesi ed il mio compagno mi ha detto che non mi ama e non mi desidera più!ieri ho trovato il coraggio di andare via di casa con la piccola e per il momento sono tornata dai miei, in seguito troverò una sistemazione!la nostra relazione durava solo da due anni, come è possibile arrivare a questo dopo così poco tempo?!non riesco a non pensare alla quotidianità insieme a lui e la cosa mi fa sprofondare nel buio più assoluto!lui ha fatto di tutto perché fossi io ad andarmene di casa, non ha avuto le palle di farlo!spero non abbia un altra donna altrimenti sarà ancora più difficile da accettare!il pensiero di lui con un altra mi logora l anima!guardo la mia bimba e mi sento in colpa, una fallita e ho paura di non trovare la forza per andare avanti e per renderla felice come merita
Ciao Federica!
NON sei una fallita. Iniziamo da qui. Non posso ovviamente esprimermi sui dettagli della vostra relazione, ti posso solo dire che il buio in cui sei sprofondata pian piano si schiarirà. Non devi sentirti in colpa, semmai puoi pensare cosa ti insegna questa storia. Lasciati attraversare dal dolore, ma non lasciare che ti sovrasti. Cerca di vivere giorno per giorno, cerca piccole gioie quotidiane che sono certa arriveranno dalla tua piccola. Concentrati a trovare la forza di resistere e non fare in modo che la rabbia e la tristezza prevalgano. E’ normale provarle, ma non dobbiamo lasciare che siano loro a guidare. All’inizio sarà difficile, ci sarà come un nodo dentro, ma un po’ alla volta potrai scioglierlo. Fatti forza per te prima di tutto e poi per la tua bambina. Un grande abbraccio!
Ciao…ho letto tutte le vostre storie…mi rattrista vedere che siamo in tante a trovarci in situazioni simili…io ho tre bambini. Ho amato tanto il mio ex compagno, gli ho dato immensa fiducia! Siamo stati insieme 14 anni! Ma dalla gravidanza dei gemelli mi ha reso la vita un inferno, io ho sempre lavorato e gestito la casa e i figli, ma a lui non andava bene più nulla, non voleva che i miei mi aiutassero, mi riempiva di insulti, non entro nei dettagli ma mi diceva cose pesanti. Circa un anno fa per il bene dei bimbi, nonostante lo amassi ancora tantissimo, ho trovato la forza di lasciarlo, con la speranza però di provocare in lui un cambiamento positivo, speravo che se capiva ciò che stava perdendo riuscisse a ritrovare la serenità perduta…. invece un mese fa ho scoperto che aveva un’altra! Ha continuato ad illudermi fino a pochi mesi fa, non stavamo più insieme ma continuava a provarci con me e ci riusciva anche, io illusa ci speravo. Ora finalmente ho aperto gli occhi, ma la rabbia è tanta, gli ho permesso di manipolarmi e non me lo perdono. Inoltre continua ad accusare me di tradimento, non si assume le sue responsabilità di padre, non prende i bimbi, li trascura…per non parlare dell’aspetto economico! Sto cercando di ricostruire la mia vita concentrandomi sui bimbi, sul lavoro e sullo studio, ma non è semplice. Per fortuna ho una famiglia solida alle spalle che mi aiuta.
Merito un po’ di serenità e lui nonostante il male che mi ha fatto continua a farmi stare male cercando ogni pretesto per dire che sono io quella sbagliata…neanche ora che sta vivendo la sua nuova vita si è calmato, perché? Scusate lo sfogo..
Ciao Sara! No, non è semplice… la rabbia è un’emozione naturale. Imparare a gestirla credo sia il primo passo verso la guarigione. Ma è un lavoro quotidiano, difficile. Ti auguro davvero ogni bene, a te e ai tuoi piccoli. Nessuno è sbagliato, a volte non funzioniamo più insieme. Soprattutto a volte persone che abbiamo amato possono diventare una zavorra e non più dei compagni di viaggio. Meriti un viaggio sereno. Non sei sbagliata. Un abbraccio!
Eccoci qui… anche io mi accodo a questo nutrito gruppo di donne. 30 anni appena compiuti, lasciata pochi mesi fa con una bambina di un mese soltanto. Da tempo era in atto una crisi fra me e il padre della bimba, che aveva radici profonde, che io non avevo compreso. Gli occhi dell’amore a volte ci mostrano solo ció che vogliamo vedere, ed io volevo solo vedere gli aspetti dell’uomo che pensavo sarebbe stato il compagno della mia vita, trascurando molti segnali di instabilità. Nel mio caso un uomo che si era già allontanato di casa da due anni per motivi di lavoro, che poi nel tempo di sono sommati ad un’altra relazione. Prima nascosta, poi confessata ma fortemente ridimensionata ( ho perso la testa ma sono ancora innamorato di te), infine la gravidanza inattesa, la nascita e poi il classico ‘ti lascio perchè amo un’altra’. E io in tutto quel tempo ho messo un sacco di energia nel rendermi più desiderabile, addossandomi colpe che non avevo e prendendomi responsabilità che non so come ho potuto sostenere, specialmente durante una gravidanza, che ho trascorso nervosa, irrequieta e tesa. Adesso dopo tre mesi dalla separazione sono un pochino più serena, molto aiuta deriva dal vivere già separati da tempo e il non vedersi spesso, ma la parte da leone la gioca mia figlia, un miracolo del cielo che si merita una mamma serena e possibilmente un domani anche felice. Perché voglio credere che prima o poi arriverà anche la felicità in mezzo a questo mare di m***a.
Un consiglio per tutte coloro che ci stanno passando in questa tormenta… la terapia psicologica è di enorme aiuto, ci supporta mostrandoci gli strumenti per andare avanti, strumenti che sono già dentro di noi. Perché in fondo per stare in piedi ci bastano le nostre gambe, anche se sembra impossibile da credere… un abbraccio a tutte voi.
Le tue parole possono essere davvero di aiuto. Condivido che il supporto psicologico può fare la differenza. Un abbraccio!
Ciao,
Sono stata lasciata con una figlia di 18 mesi! Ho un vuoto, rabbia e odio nei suoi confronti! La notte mi sveglio e mi chiedo come abbia potuto fare una cosa del genere! Tutti gli hanno detto che stava sbagliando, ma lui ha deciso di lasciarci! Inventa bugie, credo che abbia già un’ altra! Ma che rispetto ha per sua figlia? Come riesce già ad andare con un ‘ altra donna? A me dispiace tanto xk non capisce neppure con che vuoto crescere nostra figlia! È una persona irresponsabile è poco matura! Mi fa sono schifo!
Ciao Ilaria!
Capisco molto bene la rabbia. Chiunque sia stata lasciata così non può non averla provata. Purtroppo la rabbia non è una buona consigliera, né una buona compagna di viaggio. Attraversare il dolore è inevitabile ed è anche la cosa giusta da fare, ma lascia che la rabbia lasci il posto alla speranza nel futuro e all’amore per tua figlia. Ti abbraccio forte!
Pensavo di essere sola e invece leggendo le tue parole e le storie di tutte voi mi rendo conto che non è successo solo a me. Io ho partorito una splendida fanciulla il mese di luglio, subito dopo il parto lui mi da sempre meno attenzioni fin quando a settembre mi lascia e mi abbandona con una bambina di nemmeno due mesi. Sto soffrendo tanto, ho sofferto tanto. Ad oggi non ci sono spiegazioni, lui dice di non amarmi più, che litigavamo sempre ma io penso abbia un’altra per avere distrutto una famiglia. È proprio per questo non riesco a rassegnarmi perché non ho ricevuto un motivo valido. Spero di trovare anche io la luce lo spero.
Ciao Paola! Non sei sola, come vedi dai commenti… L’istinto di cercare spiegazioni è sacrosanto, ma spesso non sono le spiegazioni a darci pace. Ti auguro di uscire presto dal tunnel, di gioire per la splendida fanciulla che hai, ti auguro di trovare la forza di sorridere e andare oltre l’inspiegabile. Perché sono certa che lo meriti e lo merita la tua splendida bambina. Un abbraccio!
Grazie a tutte ! Davvero !
Il mio ex uomo dal quale dopo tre me si di relazione ho avuto un angelo di Dio mi ha mollata prima in gravidanza ( figlio che aveva voluto lui probabilmente per fottermi avevo 32 anni lui 57 ) e poi l’8 dicembre scorso. Un immacolata coi fiocchi. Ha trovato un pretesto. Una scenata di gelosia.. ed è spariti niente più risposte alle mie chiamate e ai miei messaggi durati solo quel giorno. Dopodiché siccome reduce da questi suoi comportamenti infantili ho smesso e ho deciso di non cercarlo più. E lui ha cavalcato l’onda. Non ha mai chiesto neppure del figlio. Sono solo grata perchè mh sono tutelata legalmente ancor prima che ci lasciassimo perché tanto l’avevo capito l’andazzo e con un ricorso congiunto oggi godo di un sostegno economico che non può più negarmi. Almeno questo… ma sto male perché ? Ce l’ho con me stessa per aver permesso tutto ciò. Io donna di fede che mi sono ostinata a farmi vedere desiderare e amate da un uomo preso solo dalle sue cariche politiche e dal suo lavoro noi, eravamo invisibili. Sempre. Ho vissuto gravidanza e primo anno di mio figlio male male male adesso vorrei solo evitare di rificcarmi in una relazione solo perché mi sento fragile. Perché tanto leggendovi non posso che confermare che gli uomini sono tutti o quasi delle merde.
La mia storia è uguale alle vostre…lasciata da un giorno all’altro con un bimbo di tre anni scopro che si è trasferito dall’amante. Quanti uomini senza coraggio e dignità. Vorrei dare spazio alla speranza e sentire storie di voi che oggi sono serene… e poi questi “uomini” che fine fanno? Riescono a vivere felici?
Ciao Barbara! Voglio darti speranza… ho scritto la mia storia per questo. I miei figli ora sono adolescenti e io vivo felice con il mio nuovo compagno. Concentrati su di te, sul tuo bambino. Lavora per essere grata di ciò che hai. E’ la cura migliore. Lasciare andare chi ha scelto un’altra strada. Ti abbraccio!
Mi ha lasciata oggi dopo un litigio di ieri. Il mio bambino ha due mesi. Non so dove troverò la forza xke sono in frantumi. Grazie per le parole che ancora non comprendo appieno ma che di certo tornerò a leggere ogni giorno.
Ciao Elisa, ti abbraccio forte. Resisti.
Ciao Giovanna ,
Sono una ragazza di 29 anni e sono stata lasciata a 20 giorni dalla nascita della mia bambina .
Lui è brasiliano e vive all’estero per lavoro ,
Io ho passato tutta la mia gravidanza fuori Roma per non lasciarlo mai solo . Sono stata dietro a lui in tutto e per tutto . E l’ho supportato per un suo grande problema che è l’alcol . Nonostante lui sia un ragazzo giovane ed un Atleta non riesce a rinunciare al bere e quando sono riuscita finalmente a farlo smettere .. abbiamo deciso dopo 2 anni di mettere su famiglia e concepire la nostra piccola . Nata lei lui è cambiato di nuovo sembrava aver preso di nuovo il controllo della situazione e non voleva più che dettassi ordini in quanto io gli vietavo d bere e di uscire con amici poco gradevoli . Dopo una litigata in videochiamata perché scopro che si era ubriacato e cercato donne sui social , lui mi lascia e decide di terminare questa storia d’amore dove lui era innamorato perso ( è stato lui a chiedermi un figlio ) e sparisce . Da lì sono passati 5 mesi . 5 Mesi che non vede la figlia , che non la sente e che manda soldi quando vuole lui e soprattutto quando si ricorda di avere una figlia .. sono scioccata . Ho passato le pene dell’inferno . Tra l’altro sono sola . Non ho più mia madre e mio padre non lo vedo mai . Ho due sorelle che mi fanno un po’ di sostegno ma ti assicuro che non è la stessa cosa .. guardo lei e mi innamoro ogni giorno . Ma è dura . 5 mesi sola a crescermi questa creatura che credimi non avrei mai pensato una cosa simile . Lui mi fa letteralmente schifo sono scioccobasita dalla sua superficialità e dal suo non interessarsi a lei oltre che a me . Ci ha abbandonate in tutti in sensi e diceva che eravamo la Sua vita . Ora vuole un confrontk con me a quattro occhi dopo che mi ha lasciato in videochiamata. Ma
Non so quando verrà a farlo , forse tra 1 mese tra 2? Tra 1 anno ? Ed io sarò ancora lì as aspettarlo ? Mi auguro di no . Vi abbraccio forte a tutte con tutto il mio cuore
È la prima volta che mi ritrovo a scrivere su internet. Ma leggere questo articolo e tutte le vostre testimonianze mi ha fatta sentire meno sola e, forse, meno fallita. Come mamma e come donna.
Il mio compagno mi ha lasciata al decimo mese di vita del nostro bambino, un figlio voluto e cercato, arrivato dopo anni di tentativi.
Probabilmente perché la donna che si era trovato accanto subito dopo la gravidanza non era quella che si era immaginato. Sono stata investita da una forte crisi esistenziale dopo il parto, forse una depressione post partum, dalla quale sono riuscita a riemergere solo verso il settimo mese del mio bimbo. Sono diventata iper protettiva, sicuramente dura e poco flessibile, totalmente concentrata sul bambino e non sulla coppia così tanto da averlo fatto “disinnamorare”. Giudicata poco forte da poter sostenere anche lui e quindi poco forte per essere una donna con la quale portare avanti una progettualità di vita.
Questo è stato il colpo più duro che mi si potesse infliggere.. non solo come mamma, perché tutto avrei pensato e voluto tranne che mio figlio si trasformasse a meno di un anno in un pacco postale, ma tanto come donna. Finché una donna è sempre centrata sulla relazione, finché una donna ragiona sempre in nome della coppia va tutto bene, ma quando “cade”, si “perde” o ha un periodo di cedimento importante, che la porta a trascurare la coppia ed il compagno perché in balia di un profondo malessere allora deve essere gettata via? Rifiutata? Condannata?
Questa è la cosa che mi addolora di più e più mi fa riflettere.. ci si ama solo quando non ci sono difficoltà? Forse ho sempre inteso il senso di famiglia in modo così completo e complesso che questa sia decisione mi ha annientata. A nulla sono valsi i tentativi di ripartire e mescolarci di nuovo in alla luce di un nuovo nucleo nascente.
Forse non troverò mai una spiegazione a tutto questo dolore, ma anche se adesso vedo tutto nero le tue parole mi sono state di grande conforto. Forse prima o poi quella luce la vedrò anche io. Per ora sentire mio figlio chiamarmi mamma è il balsamo più potente sul mio cuore.
Come puoi immaginare capisco molto bene il tuo dolore… Io penso che nella vita non sappiamo mai chi siamo finché non incontriamo delle difficoltà. Avere un figlio, per quanto desiderato, mette la coppia in difficoltà. Soprattutto crea un nuovo equilibrio che tutti devono aiutare a gestire. Resisti!
Cara Giulia,
leggendo le tue parole mi è sembrato di guardarmi allo specchio.
Dopo una vita passata insieme, 15 anni, finalmente arriva la mia gravidanza. E subito tutto è diverso da quello che immaginavo…non vedo esplodere entusiasmo e felicità. Il mio compagno inizia ad attraversare un periodo personale buio, comincia a essere depresso proprio in quello che dovrebbe essere il momento più bello della nostra vita.
La bambina nasce e lui implode ancora di più, appesantito dai sensi di colpa per non provare quello che si aspettava perché “non gli bastiamo per essere felice”. Io nel frattempo mi trovo sostanzialmente da sola a gestire ed affrontare la nuova vita che mi travolge fino a mandare anche me in crisi, fino a lambire una depressione post partum. Passo quindi i primi mesi dopo il parto concentrata solamente su di me e su mia figlia. In questo frangente, senza che mi ne accorgessi, qualcosa con il mio compagno si rompe definitivamente. Lui cambia irrimediabilmente. Da lì si sussegue quasi un anno in cui tutti i miei tentativi per ritrovarci sbattono contro un muro. Continuo imperterrita a provarci spronandolo anche a prendere una decisione perché vivere nel “limbo” mi toglieva il fiato. Finché la decisione arriva “Non ti amo più”. Ed è il buio, il vuoto.
Continuo ad incolparmi per quanto avvenuto perché sono certa che se io fossi stata diversa nei primi mesi tutto ciò non sarebbe avvenuto. Sento il peso enorme del dolore e delle privazioni che anche mia figlia dovrà sopportare a causa mia, a causa nostra. Ho investito l’intera mia vita sul nostro amore e ora la voragine mi sembra incolmabile. Non riesco a “lasciarlo andare”, consapevole di avere perso l’amore della mia vita.
Leggere le parole di chi la luce l’ha rivista è confortante ma al momento non mi sembra in alcun modo possibile.
Per il momento riesco a respirare solo quando sento mia figlia stringermi forte.
Vorrei solo che non pensassi che è colpa tua. Non lo è. Hai fatto tutto quello che potevi fare, fosse anche stata la cosa sbagliata. Ti abbraccio!
Cara Jessica,
ho letto solo adesso la tua lettera.. e mi si è stretto il cuore. Perché mi sono ritrovata così tanto nelle tue parole, in ciascuna di esse. Mi sono dilaniata l’anima per mesi e mesi, ritenendomi l’unica responsabile per la fine della mia famiglia. Perché ero stata debole, fragile ed imperfetta. Ho portato sulle spalle non solo il mio dolore, ma anche quello che, credevo, fosse vivo nel mio compagno. E, soprattutto, il dolore del fallimento come madre, pensando di non essere stata in grado di dare a mio figlio una stabilità. Una famiglia. La gioia di vedere il papà tornare a casa dopo il lavoro o il ricevere il suo bacio della buonanotte. Tutti questi pensieri mi hanno martellata per mesi e mesi, impedendomi di godere anche delle gioie che mi stava dando mio figlio. Perché ad ogni sua piccola conquista, così come ad ogni sua lacrima, il primo pensiero era che per colpa mia non c’era il suo papà a gioire con lui o a consolarlo.
Mio figlio mi ha spronata. Un giorno, mentre scendevano lacrime che pensavo di nascondere, mi è venuto vicino e mi ha abbracciata ripetendomi “mamma, mamma”.
Si è fermato il mondo in quel momento. Quel giorno pioveva.. gli ho messo le calosce ai piedi e insieme siamo scesi a giocare nelle pozzanghere. Per la prima volta, dopo un anno, non ho pensato “per colpa mia non c’è il tuo papà..”.. ho solo riso nel vederlo felice, sporco e divertito.
Ogni tanto torno a leggermi la storia di Giovanna.. perché io non lo so quando finirà questo tunnel, continuo a scalare la montagna senza vedere la cima, ma leggere la sua storia e quella di tante altre di noi mi fa sperare che quella luce e quella cima prima o poi arriveranno.
Un abbraccio forte. E pozzanghere in cui ridere a crepapelle insieme ai nostri figli!
Stessa situazione..2 gemelli di 7 anni, casa comprata da 3 mesi da lui, intestata a me per il 50%, a luglio abbiamo iniziato a fare il giardino..c erano già parecchi problemi, da mesi.. non ci siamo parlati abbiamo continuato a fare finta di nulla finché a luglio dopo che io ho sviscerato tutto il mio malessere pensando di scuoterlo e avere una reazione positiva…mi ha lasciata. È stato in casa un mese e solo 2 settimane fa e’ andato via. Forse era la cosa giusta da fare ma io non riesco ad accettarlo perché è stato tutto troppo veloce..mi sembra tutto surreale e a volte mi sembra un incubo. Io e i bambini aspettiamo che torni ma lui è sempre stato categorico e deciso, non me ne faccio una ragione
Ciao Francesca! Come immagini ti capisco bene e ti sono vicina. Cerca di superare questi primi momenti con tanta fiducia nel futuro e concentrandoti sui bambini e sulle cose che ami tu… Ti assicuro che ci sarà un giorno in cui tutto questo sarà solo un ricordo. Rimarranno le cicatrici, ma non ci sarà più dolore. Ti abbraccio forte!
Ti capisco. Ero stata lasciata con tre bimbi di due, tre e quattro anni. Se ne era andato via per stare con una donna e si era pure licenziato per non dare il mantenimento. Abbandonata anche dai genitori xchè non se la sentivano di prendersi il peso dei tre bambini. Nonostante tutto c’è l ho fatta. I miei figli sono cresciuti meravigliosi, belli e bravi e non mi hanno mai dato dispiaceri. Ho poi anche trovato l amore e adesso sono una donna molto forte e coraggiosa. Il tempo aggiusterà tutto e ti porterà cose belle. Un abbraccio
Ciao Anna, grazie per questa tua testimonianza, che dopo il dolore c’è la felicità o serenità. Infondi speranza, così come Giovanna con il suo post che ci ha permesso anche lei di vedere che si va oltre e l’oltre che ci aspetta è bello in modo diverso rispetto a quello che si immaginava. Sono stata lasciata anche io, il tutto è iniziato al settimo mese di gravidanza… allontanamento, disinteresse, litigi, silenzi, minacce fino a che non ho più retto e sono andata via di casa con mio figlio di 10 giorni. Gli ho permesso di fare quello che voleva e lui ha scelto una altra donna, dicendomi che non ho lottato a sufficienza per lui. Ma come potevo farlo? Dovevo salvare me e mio figlio. A distanza di 20 mesi va meglio ma la.ferita è ancora aperta, sarà perché è tornato sui suoi passi e vorrebbe andare oltre ma è difficile, forse troppo per me … Mi verrebbe da chiedere per quanto manca a vedere la luce in fondo al tunnel? C’è la farò da sola? A volte è così tutto pesante e difficile che fa sempre male quella idea di famiglia che non si è concretizzata. Addosso molto le responsabilità a me stessa con vari se avessi e se non avessi ma la verità è che è andata così. Grazie a tutte le donne e mamme che hanno scritto la loro testimonianza, siamo in tante purtroppo e sono sicura che ce la faremo anche noi. Un caro abbraccio a tutte voi e ai vostri figli che sono la nostra ancora di salvezza.
Miri
Grazie a te Miriam! Ogni nostra storia è diversa, ma è accomunata da una forza che alla fine ci fa o ci farà uscire dal tunnel. Ti auguro davvero il meglio!
É incredibile leggervi, sembra un sogno aver trovato questo link su google, non so quanti ne ho cercati in questi mesi che facessero al caso mio, ma mai, mai uno così azzeccato.
Ragazze se mettessimo un link telegram per tutte noi ?
Grazie Giovanna per aver condiviso la tua storia. Mi dà tanta forza e coraggio. Mio marito mi ha lasciato dopo 17 anni e vive a 1000 km da noi. Vede i bimbi di 6 e 12 anni ogni due mesi e quindi li sto crescendo da sola. È passato un anno e il mio dolore è ancora forte, ma va meglio e penso ai miei figli. Grazie!
Grazie e te di questo commento. un grande abbraccio!
Grazie per queste parole. Io sono in una fase di limbo, in cui non so se il mio compagno mi lascerà o cercherà di ricucire il nostro rapporto. Dopo la perdita della sua amata mamma e la nascita di nostro figlio mi ha confessato di non sentire più gli stessi sentimenti, visto che questi due eventi hanno risvegliato in lui la sofferenza per un trauma passato per cui sente di non avermi perdonata. In questi giorni di pausa in cui non ci vediamo e sentiamo se non per gli aggiornamenti sul bimbo di 7 mesi mi chiedo come farò a sopravvivere a tutto questo, come farò a vederlo andare via di casa, come farò a gestire la solitudine. Come farò?
Un giorno dopo l’altro. Con fiducia nella vita, che va sempre dalla parte giusta, anche se non lo capiamo subito. Ti abbraccio.
Ce l farai, fidati. Ripartire da tmse stessi è la ricetta.
grazie per le risposte, da un mese mi ha lasciata definitivamente tornando dai suoi e ora ha trovato un’altra casa. Spesso ricasco nell’errore di volergli parlare, ma ovviamente quello che lui mi dice è sempre la stessa cosa, “non provo più gli stessi sentimenti”.
Sto vedendo una psicoterapeuta che mi aiuta tanto, ma ci sono giorni molto difficili. Ogni volta che vedo mamma papà e bimbi per strada mi sento stringere lo stomaco…vorrei tanto quello anche per me e mio figlio. A volte penso al fatto che si pentirà, nella speranza che torni da noi quando ha risolto i suoi problemi, ma non posso andare avanti così. E’ tanto difficile.