A ben pensarci nulla di ciò che sono oggi sarebbe esistito senza di lei. La mia fedele compagna di viaggio, quella che mi regalarono per la promozione in prima liceo e che fin da subito fu la mia inseparabile alleata. Era la fine degli anni 80, era la Romagna, quella della Nove Colli prima e di Pantani poi, quella che da sempre annovera salite e sudore. Io ero solo una ragazzina che amava la libertà. Continue Reading
Il mio bicchiere mezzo pieno. 100-46=54 appunto. Ciò che ancora funziona e ciò che ho imparato grazie a ciò che non funziona più. Storie di ordinaria disabilità che partono da me e spero arriveranno lontano, a chi davvero fa i conti ogni giorno con una vita diversamente abile. La disabilità reale e la disabilità come stato mentale. E la scelta di utilizzare la prima per annientare la seconda.
Ad ognuno la sua bussola. Le cose in cui credo… #primaditutto
Riconosco nella fatica il miglior strumento di miglioramento personale e sociale. Mi hanno sempre insegnato che le cose bisogna guadagnarsele e che nulla avviene per caso.
Ho imparato che i pilastri fondamentali della salute sono lo sport e l’alimentazione, l’ho imparato dopo aver sofferto di disturbi alimentari, dopo aver ricominciato a camminare da un letto di ospedale.Continue Reading
Una storia da raccontare: una mamma, la sua invalidità, la rivincita.
Quando ero bambina durante i viaggi in macchina o quando passeggiavo di sera per strada guardavo sempre le finestre illuminate. Mi piaceva fantasticare di mamme che preparavano la cena, coppie innamorate, bambini arrabbiati e storie da raccontare. Lo facevo sempre, lo faccio ancora.Continue Reading
Anche io ho lasciato che Sara morisse
Di solito non scrivo di cronaca, lo sapete, ma questa volta è diverso: l’omicidio di Sara Di Pietrantonio mi ha profondamente colpito. Non tanto per l’efferatezza del crimine (si può togliere la vita in maniera meno che efferata?) ma per ciò che questo episodio ha risvegliato in me. Come donna, come compagna ed ex compagna, come cittadina. Continue Reading