Cosa hanno in comune Ozzy Osbourne, il Nocciolato Rigoni e l’oro di Ruffini? Forse nulla, per me un week-end ricco di spunti di riflessione. 15 e 16 agosto, i miei bimbi dal babbo, la bimba di Gabri dalla mamma, noi tra allenamento, nuovi e bei progetti di lavoro e relax. Quelle situazioni in cui è più facile lasciare che un fatto ti porti via i pensieri e li faccia librare un po’.Continue Reading
Il mio bicchiere mezzo pieno. 100-46=54 appunto. Ciò che ancora funziona e ciò che ho imparato grazie a ciò che non funziona più. Storie di ordinaria disabilità che partono da me e spero arriveranno lontano, a chi davvero fa i conti ogni giorno con una vita diversamente abile. La disabilità reale e la disabilità come stato mentale. E la scelta di utilizzare la prima per annientare la seconda.
E tu come ti sogni?
Per mia natura sono sempre stata sensibile alla diversità e alla disabilità, la classica ragazzina con l’indole da crocerossina, di quelle sempre in prima fila per aiutare i più deboli, a scuola, agli scout o in qualunque occasione si presentasse. Poi sono successe 3 cose che hanno cambiato la mia vita: la maternità, l’intervento, lo sport.Continue Reading
Io se non fossi io
In questo periodo 46percento vive una sorta di gestazione, esiste ma non esiste. Poco più di una settimana fa l’ho messo online per permettere a qualche amica di correggerlo e per dimostrare a chi mi aveva dato credito quando ne parlavo (forse prima di tutto x dimostralo a me stessa) che facevo sul serio. Come a volte accade con la scrittura… si è innescata una reazione a catena di emozioni, relazioni e accadimenti.Continue Reading
Quando la fatica non è la fatica
Una delle considerazioni che sto facendo allenandomi da “invalida” è che sto provando emozioni ed esperienze che riguardano lo sport in generale, che accomunano cioè i grandi atleti, gli amatori e i paratleti, ma che allo stesso tempo provo esperienze speciali, che riguardano strettamente chi ha delle difficoltà fisiche.Continue Reading