Alcune notizie, quelle peggiori, arrivano con una telefonata. Ricordo ancora quando molti anni fa all’alba di un giorno qualunque suonò il telefono, quello fisso a casa dei miei, e sentii dal mio letto al piano di sopra qualcuno rispondere. Seguirono bisbigli e quella concitazione cupa che portano solo le brutte notizie, che tu hai capito che è una brutta notizia e non sai neanche perché. Una persona cara sta male. Una persona cara non c’è più.Continue Reading
Di quando ho deciso di portare il mio cane in canile
Il nostro cane si chiama Chuck, come Chuck Palahniuk, lo scrittore, quello che in tanti della mia generazione conoscono per Fight Club, ma che ha scritto tantissimi libri oltre a quello che è diventato un film epico.
Le donne (mamme) al lavoro: due storie e mezzo.
A volte mi sembra assurdo parlare ancora di temi come le donne al lavoro, ma proprio ieri mia figlia di 14 anni ha detto una cosa tipo “Ci devo riflettere bene prima di fare il medico, perché poi non posso avere una famiglia”. Ecco… una delle cose per cui anche io abbandonai fin da subito quella idea fu proprio questa paura di dover scegliere, la sensazione che nella vita di una donna non ci potesse stare un lavoro soddisfacente e una famiglia felice.Continue Reading
W49 e W50 (2018): lo Smart working è una buona notizia?
Oggi vi parlo di lavoro, o meglio vi parlo di Smart working, di un’azienda coraggiosa e di un account manager mamma aspirante atleta (io) che è felice, però… Fra l’altro ormai avrete capito che le settimane qui sul blog vanno in coppia, come le amiche in bagno. Vedete ad avere idee estemporanee senza un piano editoriale che succede? Lo metto tra i buoni propositi del 2019, promesso. Ma torniamo a noi. Parlavamo di smart working e flessibilità.Continue Reading